Quest’anno non avendo in programma nessuna spedizione ho deciso di realizzare uno dei miei sogni, quello di andare a scalare la mitica parete di El Capitan in California nel parco dello Yosemite. Dopo un estate su e giù per le montagne di casa, io e Patrick Poletto, un amico e collega Guida Alpina, decidiamo di partire per il parco. Il nostro obbiettivo è quello di scalare il Nose una via storica, aperta nel 1958 e quotata in gradi Americani VI 5.9 C2 e lunga 1000 metri. Dopo una settimana nella valle, dove abbiamo salito alcune vie e fatto un po’ di allenamento in un paio di falesie (sempre rigorosamente Trad!!), il primo ottobre abbiamo deciso di attaccare la nostra Big Wall. Il Nose è una salita complessa dove arrampicata libera e artificiale si alternano a dei pendoli per passare da una fessura all’altra. Questi passaggi richiedono oltre ad un buon livello di arrampicata una grande abilità nelle manovre di corda, fondamentali per pendolare e recuperare il saccone che pesava circa sugli 80 kg. Sul Nose abbiamo vissuto quattro giorni e tre notti intense e faticose, ma allo stesso tempo indimenticabili e il 4 ottobre raggiunta la cima della parete, fare la foto con lo storico albero di El Cap è stata una grande soddisfazione. Purtroppo ritornati a valle per via dello” Shat down” abbiamo dovuto abbandonare il parco. Questa è stato l’occasione per scalare a Bishop nelle Owens Rivers Gorge. Un posto fantastico, con un clima quasi desertico dove si arrampica su delle torri di roccia arenaria rossa. L’arrampicata è molto esigente, sempre verticale o leggermente strapiombante, dove si alternano sezione di tacche a buchi e prese verticali. Dopo due giorni passati nelle più belle falesie delle Gorge il nostro tempo è scaduto e ci è toccato rientrare in Italia. Di questo viaggio sono molto soddisfatto e porto a casa una bella e allo stesso modo importante esperienza personale che credo mi sarà utile in futuro.
Foto Cazzanelli François e Patrick Poletto